Indie Game: The Movie.

“Indie Game: The Movie” è un documentario diretto dal duo di registi canadesi James Swirsky e Lisanne Pajot.

“Indie Game: The Movie” racconta le battaglie, le incertezze e gli sforzi immani degli sviluppatori indipendenti di videogiochi (slegati cioé dalle grandi case di produzione) Edmund McMillen e Tommy Refenes, durante lo sviluppo di “Super Meat Boy”, di Phil Fish durante lo sviluppo di “Fez” e di Jonathan Blow durante lo sviluppo di “Brad” per Xbox.

“Indie Game: The Movie” (docufilm che meritatamente ha vinto un World Cinema Documentary Editing Award all’ultimo Sundance Festival) apre una finestra su un mondo che difficilmente arriveremmo a conoscere altrimenti. Andare in profondità “oltre la facciata” e scoprire che dietro ad un videogioco c’è la vita, tutta la vita – sociale (o il più delle volte a-sociale) fisica, emotiva, psicologica, economica, di una persona è a suo modo…scioccante.

Attraverso “Indie Game: The Movie” scopriamo e riflettiamo sull’enorme differenza che c’è tra i videogiochi creati dalle grandi case di produzione – il più delle volte giochi senza un’anima, dove il design la fa da padrone e in cui l’unico interesse è il profitto – e i giochi indipendenti, partoriti quasi come “figli”, amati follemente dai loro creatori disposti a tutto, ma davvero tutto, pur di metterci dentro una storia che abbia un senso e che nasce dalla loro stessa personalità, dai ricordi, dalle sperienze, dai sogni o persino dalle paure e dalle fobie.

Perciò alla fine poco importa se il mondo raccontato da “Indie Game: The Movie” è vicino o lontano al nostro, se siamo appassionati di videogiochi o meno. Rischiare, crederci, essere sul punto di mollare o di cadere addirittura giù dal precipizio, piangere increduli o restare attoniti per avere, dopotutto, vinto. Dietro a una consolle c’è tutto questo. E tutto questo, in un modo o in un altro, appartiene a ognuno di noi.

Il trailer: assolutamente lineare e trasparente.

By Luisa Scarlata