Non è un paese per vecchi.

La recensione del film.

Sebbene sia decisamente scontato parlar bene del film che ha conquistato l’ente più autorevole sul campo, ovvero l’Academy, con Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen, ispirato al romanzo del Premio Pulitzer Cormac McCarthy, è impossibile fare altrimenti. Imperdibili la fotografia e l’ambientazione; indimenticabili i protagonisti di una storia che lascia inevitabilmente il segno.

Nonostante sia il maestro Bardem, infatti, ad aver vinto – e ne ha ben d’onde – la statuetta come miglior attore non protagonista, difficile è, di fatto, ritenerlo tale (non protagonista), come altrettanto difficile è non dare la stessa importanza al suo antagonista Josh Brolin, eccellente e ipnotizzante nel suo ruolo, quanto quello del grandissimo Tommy Lee Jones, unico barlume di umanità in un mondo ormai disumano insieme a quello della compagna di Brolin, Kelly Macdonald, che ci accompagna fino alla fine del film in un ruolo tutt’altro che secondario.

La verità è che in Non è un paese per vecchi protagonisti lo sono tutti, a partire dallo spettatore che, fin dai primi minuti di narrazione, viene trascinato in una rincorsa mozzafiato e carica di tensione come un pesce quando insegue l’amo, per poi essere condotto, ormai inerte e rassegnato, verso la fine/non fine della storia in un’ultima mezz’ora in cui vige la presa di coscienza di una ormai innegabile realtà. Colpo di genio dei Coen, infatti, non mostrare allo spettatore, dopo averlo trascinato nel minimo dettaglio in un’ora e mezza di duello/inseguimento fra i due (come dimenticare, tra l’altro, l’idea singolare e grottesca dell’arma utilizzata dallo psicopatico Anton Chigurh?), il momento in cui il killer Bardem riesce alla fine ad avere la meglio su Brolin, uccidendolo come deciso fin dal primo istante.

Non ce n’è più bisogno. Dopo aver abboccato lo spettatore sa già che il lieto fine non è più possibile. Piuttosto sa che al peggio non c’è mai fine e ancora una volta sono i Coen a dargliene dimostrazione con l’uscita di scena del personaggio Moss, morta di una morte per principio e ormai davvero senza senso. Nel finale, a cercare di trovarlo un senso – a tutto, al presente, al futuro – è proprio il personaggio dello sceriffo Lee Jones, sopravvissuto al film, alla vicenda e alla vita stessa. In un certo senso, Coen permettendo, si potrebbe chiamarlo un lieto fine.

By Luisa Scarlata

Non è un paese per vecchi.

10/10

Titolo: Non è un paese per vecchi.
Nazione: USA.
Genere: Drammatico.
Durata: 122 min.
Regia: Ethan Coen, Joel Coen.
Interpreti: Tommy Lee Jones, Josh Brolin, Javier Bardem, Kelly Macdonald.
Uscita: 22 Febbraio 2008.
Sito Ufficiale: Non è un paese per vecchi.

Non è un paese per vecchi.