Qualunquemente.

La recensione del film.

“Qualunquemente” è una commedia con regia di Giulio Manfredonia e interpretata nei ruoli principali da Antonio Albanese e Sergio Rubini.

In “Qualunquemente” Antonio Albanese è Cetto La Qualunque, un imprenditore che tornato dopo quattro anni di latitanza in Calabria decide – per far valere i suoi affari – di candidarsi a sindaco della sua cittadina. Cetto però, per riuscire nella sua impresa, dovrà avvalersi di un consulente dell’immagine (Sergio Rubini) il quale gli consiglierà di non farsi vedere con l’amante con la quale convive insieme alla moglie, di frequentare di più la Chiesa e gli ospedali e di provare a fare altre promesse che non siano riferite soltanto a “u pilu”…

“Qualunquemente” dimostra ancora una volta il genio di Antonio Albanese. L’idea, il nome, l’operazione, la campagna pubblicitaria del film sono a dir poco strepitosi, frutto di una mente altamente creativa e iper intelligente. “Qualunquemente” sceglie la chiave del grottesco (che ricorda un po’ lo stile di Roberta Torre in “Tano da morire”) per raccontare il grottesco dell’Italia di oggi, in special modo nell’ambito della politica ma non solo.

Il risultato è un film teatrale, appariscente, tristemente illuminante, irresistibilmente divertente. Forse un po’ lento ma perdonabile.

Da vedere.

Il trailer: onesto anche se, ovviamente, tende a raccogliere il meglio del film.

By Luisa Scarlata

Qualunquemente.

8/10

Titolo: Qualunquemente.
Nazione: Italia.
Genere: Commedia.
Durata: 96 min.
Regia: Giulio Manfredonia.
Interpreti: Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Salvatore Cantalupo.
Uscita: 21 Gennaio 2011.
Sito Ufficiale: Qualunquemente.

Qualunquemente.