Voce del verbo amore.

La recensione del film.

Non ci siamo. Quando il cinema italiano tenta di risollevarsi sono film come “Voce del verbo amore” – con regia di Andrea Manni – che piuttosto lo “aiutano” ad andare letteralmente a fondo.

In “Voce del verbo amore” Ugo (Giorgio Pasotti) e Francesca (Stefania Rocca) sono una coppia che si ama, si sposa, fa due figli e dopo dieci anni si separa. Ognuno dei due, rifiutandosi di diventare adulto, sceglie di andare alla ricerca di appassionate avventure, di nuovi amori, di una vita diversa per poi scoprire che è solo con la propria famiglia che ci si sente davvero bene e “a casa”.

Già la trama di “Voce del verbo amore” non è di certo delle più nuove. Tuttavia niente può far prevedere il “vuoto” che ci si trova dentro. Una sceneggiatura orribilmente banale, una regia da sceneggiato tv, dialoghi continuamente e inutilmente strillati, cliché a mai finire, credibilità zero, battute che non solo non fanno ridere ma mettono anche un po’ tristezza.

Per finire, come se non fosse abbastanza, i due protagonisti principali – forse scoraggiati anche loro da un lavoro così poco gratificante – danno il peggio di sé, venendo fuori come come fossero due attoruncoli alle prime armi.

Il risultato? Un film da evitare. Punto.

By Luisa Scarlata

Voce del verbo amore.

3/10

Titolo: Voce del verbo amore.
Nazione: Italia.
Genere: Commedia, Drammatico.
Durata: 92 min.
Regia: Andrea Manni.
Interpreti: Stefania Rocca, Giorgio Pasotti, Cecilia Dazzi, Simona Marchini.
Uscita: 27 Aprile 2007.

Voce del verbo amore.