The Leftovers.

“The Leftovers” è una serie tv di genere drammatico/fantastico partita il 29 giugno del 2014 sul canale americano HBO da un’idea di Damon Lindelof (Lost) e Tom Perrotta.

In “The Leftovers” un giorno, senza preavviso, il 2% della popolazione mondiale svanisce nel nulla in un solo istante. Nessuno sa darsi una spiegazione, nessuno sa capire come e perché queste persone siano scomparse. Alcuni hanno perso tutta la famiglia, altri solo un parente, altri ancora nessuno. Di fatto, coloro che sono rimasti si dividono in due fazioni: una che per sopravvivere cerca di dimenticare l’accaduto e di andare faticosamente avanti con il resto della propria esistenza; un’altra che non cerca affatto l’oblio, piuttosto si arrende all’idea che la terra sia costituita da un’umanità malata e dannata per sempre…

“The Leftovers”, va detto subito, non è una serie tv facile. Principalmente per due motivi. Il primo: visivamente non risparmia nulla allo spettatore. Molte scene sono crudeli, violente e sanguinose. La seconda: la storia nel suo intero – letteralmente intrisa di tristezza, dolore, condanna, rassegnazione, negatività – non ha pietà per nessuno (dentro e fuori dallo schermo). Perciò che sia chiaro: la speranza, la gioia, l’ottimismo, in “The Leftovers” paiono sentimenti di un altro mondo di cui non si percepisce neppure un lontanissimo sentore.

Detto questo (e superati tali e tanti scogli) va immediatamente aggiunto che la nuova creatura di Lindelof – insieme a Perrotta – oltre ad avere una serie di difetti (estrema lentezza, tortuosità iniziale, mancanza di coesione fra gli episodi) ha anche dei picchi di pura genialità.

Una cosa è certa. Chi ha resistito ad arrivare fino alla fine della prima stagione e poi della seconda ora ha voglia di sapere cosa accadrà nella terza e ultima season. Dopotutto, non è poco.

By Luisa Scarlata