Baciami Ancora.

“Baciami ancora” – film “romantico” di Gabriele Muccino – è il sequel de “L’ultimo Bacio”, pellicola girata dallo stesso regista romano nell’ormai lontano 2000.

In “Baciami ancora” vediamo alcuni dei personaggi conosciuti ne “L’ultimo Bacio” dopo 10 anni. Molti di loro si sono sposati e hanno avuto dei figli ma non per questo hanno trovato pace e serenità. Al contrario le loro vite sono sempre più turbolente e cariche di problemi, tormenti e mille contraddizioni…

Tanto vale dirlo subito: “Baciami ancora” è davvero un pessimo film. Se ne “L’ultimo Bacio” – infatti – i 30enni descritti erano irritanti e fastidiosi ma ancora (a fatica) sopportabili, i 40enni raccontati nel sequel sono uno scandalo inguardabile. Innanzitutto, poveri figli, ci vorrebbe un’associazione creata apposta per difenderli: vittime disarmate e incolpevoli di genitori orrendi, egoisti, egocentrici, nevrotici, infantili fino alla nausea, stupidi al punto di non imparare mai dagli errori fatti in passato, masochisti, isterici, senza principi, perennemente insoddisfatti (di cosa poi?!), bugiardi (li chiamano sempre “amore” questi figli ma non fanno che ingannarli e tradirli e trattarli senza nessun rispetto), maschilisti e volgari.

“Lei però alla fine torna con lui”. Sarebbe una bella morale? Vorrebbe essere romanticismo quello? O piuttosto una facile accozzaglia della più bieca superficialità? Se la sostanza di “Baciami ancora” è da 0 assoluto, la forma poi non l’aiuta affatto. Recitazioni forzatissime (non c’è un dialogo in tutto il film che non sia strillato o isterico: ma perché?!), caratterizzazioni fastidiose, esagerate, incoerenti, quasi sempre ridicole (Pasotti chi diavolo l’ha conciato così?). Ma davvero “Baciami ancora” è un film di Gabriele Muccino? Lo stesso che all’America ha dato non una ma “Sette Anime”?

C’è davvero qualcosa che non va in questo Paese…

Il trailer: gioca sporco. Non ci cascate, se potete.

Luisa Scarlata