Recensione del film.
Dopo averla tradita più volte con l’Europa, con la commedia “Basta che funzioni” Woody Allen torna ad omaggiare l’amata di sempre, New York.
In “Basta che funzioni” Boris Yelnikoff, un ex fisico di fama mondiale, è un anziano depresso, cinico e arcigno che odia il prossimo e la stupidità dell’intero genere umano e che non fa assolutamente nulla per nascondere questo suo disprezzo. Un giorno Boris si imbatte in Melody, una giovane senza dimora svampita e ignorante e si fa convincere ad ospitarla. Melody non lascerà però presto la sua casa: al contrario finirà per diventare incredibilmente sua moglie…
In “Basta che funzioni” il timbro di Allen è evidente fin dalle prime (formidabili) battute. Impossibile non notare come il memorabile protagonista, Boris, altro non sia che Woody stesso, nascosto dietro le fattezze di questo suo personaggio.
Ancora una volta l’ironia tagliente e le battute che non lasciano scampo a niente e nessuno la fanno da padroni. Il Boris/Allen di “Basta che funzioni” insomma non le manda certo a dire. Piuttosto le dice tutte lui stesso e direttamente in camera, ovvero al pubblico che guarda dall’altra parte.
Insomma se il concetto è “Basta che funzioni” il film di Allen può stare tranquillo: funziona, eccome.
Luisa Scarlata
Titolo: Basta che funzioni
Nazione: USA, Francia
Genere: Commedia
Durata: 92 min
Regia: Woody Allen
Interpreti: Larry David, Evan Rachel Wood, Adam Brooks, Patricia Clarkson
Uscita: 18 Settembre 2009
Sito: Basta che funzioni