Caos calmo.

La recensione del film.

Tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi Caos Calmo racconta con grande originalità la reazione del tutto inaspettata ad un dolore struggente e improvviso: ovvero una reazione di “non dolore”, di trasferimento interiore in una sorta di limbo dal quale si può guardare tutto dall’alto senza intromettersi e senza essere inclusi.

Ed è difatti questa la reazione di Pietro Paladini (Nanni Moretti), uomo di successo e dalla vita tranquilla a cui d’improvviso viene a mancare la moglie Lara. Rimasto solo con una figlia ancora bambina Pietro decide di concedersi un periodo di “distanza” da tutto ciò che lo circonda: accompagnando la figlioletta a scuola prende posto in una panchina del parco sottostante e da lì non si muove per giorni e giorni. Tutto il suo mondo, per reazione, si reca proprio su quella panchina, a trovarlo: i colleghi d’ufficio, scossi per una imminente fusione o intenti ad architettare modi più o meno disonesti per sopravvivervi, la cognata un po’ tanto fuori di testa (Valeria Golino), le amiche della moglie, la donna che proprio il giorno della morte di Lara, lui stesso aveva salvato dalle onde furiose del mare (Isabella Ferrari), il fratello Carlo (Alessandro Gassman), preoccupato per la reazione di Pietro alla morte della sua compagna. In realtà è proprio su quella panchina – sulla quale non si sta fermi, ma ci si muove da un’altra prospettiva – che Pietro riuscirà infine a fare i conti con il suo mancato dolore fino a ritornare al caos della vita vera dove la calma è un prezioso ritaglio da doversi sempre conquistare.

“Caos Calmo” è un film che ruota tutto intorno a un’idea originale molto forte capace di legare lo spettatore in quello stesso limbo/panchina in cui si arena il protagonista Pietro/Moretti. Insieme a lui chi guarda il film rimane in costante attesa e mentre osserva con distacco il mondo/le scene che si muovono intorno a lui, spera che si sblocchi qualcosa, che avvenga un mutamento, che il dolore si sprigioni d’un tratto come un terremoto improvviso. Il caos rimane invece davvero calmo, fino alla fine della storia/film, delegando alla forte scena di sesso tra Moretti e la Ferrari l’unico vero sobbalzo del protagonista e di ogni spettatore. Ed è forse questo di cui si sente la mancanza alla fine del film: di una “scossa” che permetta infine di voltare pagina e continuare.

Scevro da giudizi morali e lontano dall’intento di provocare fiumi di lacrime “Caos Calmo” trova nella parola “semplicità” il più sincero riscontro. Niente palpiti, nessun fremito e in fondo nemmeno troppo caos. In cambio, tutta la calma del mondo. Ammesso che piaccia.

By Luisa Scarlata

Caos calmo.

7/10

Titolo: Caos calmo.
Nazione: Italia.
Genere: Drammatico.
Durata: 112 min.
Regia: Antonello Grimaldi.
Interpreti: Nanni Moretti, Valeria Golino, Alessandro Gassman, Isabella Ferrari, Silvio Orlando, Kasia Smutniak, Blu Yoshimi.
Uscita: 8 Febbraio 2008.
Sito Ufficiale: Caos calmo.

Caos calmo.