Recensione del film.
Con “Duplicity” Julia Roberts torna al grande schermo (dopo la lunga assenza dovuta alla sua gravidanza gemellare) e ad un genere – la spy story/comedy – a cui è ormai avvezza.
In “Duplicity” Julia Roberts e Clive Owen sono Claire Stenwick e Ray Koval, due spie industriali che finiscono per lavorare per la stessa multinazionale e per imbarcarsi in una storia d’amore in cui vige il sospetto dell’inganno, la passione e l’ironia. La loro missione è quella di scoprire la formula di un prodotto che farà la fortuna di un’azienda concorrente. Claire e Ray però non si limiteranno a portare a termine il loro arduo compito ma cercheranno di imbrogliare i magnati delle industrie per cui lavorano in cerca – diciamo così – di una fortuna per due. Le cose però non saranno tanto semplici…
In “Duplicity” il doppio volto del film si esplicita fin dall’inizio: da una parte la sua anima spy densa di misteri, voltafaccia, inganni a go-go, ribaltamenti di situazioni, dall’altra la commedia divertente e irriverente nella quale l’amore “strambo” diventa il mezzo attraverso cui divertire e spiazzare lo spettatore.
Gilroy esegue correttamente il suo compito e sviluppa le due anime del film senza commettere errori. Tuttavia “Duplicity” non emerge né per originalità né per alcun guizzo in particolare. Si fa dunque guardare con eccessiva passività senza annoiare ma neppure risultare memorabile. Non fosse per apprezzare il ritorno della grande Julia, sarebbe difficile consigliarne caldamente la visione.
In finale un film che si può vedere, ma anche no.
Luisa Scarlata
Titolo: Duplicity
Nazione: USA
Genere: Spionaggio, thriller
Durata: 129 min
Regia: Tony Gilroy
Interpreti: Julia Roberts, Clive Owen, Paul Giamatti, Tom Wilkinson
Uscita: 10 Aprile 2009
Sito: Duplicity