Fratelli rivali.

La recensione del film.

La guerra civile è finita. I fratelli sudisti Reno, prima di far ritorno a casa, decidono di tenere per sé il bottino frutto di una rapina ai danni dei nordisti: decisione che li trascinerà in un mare di guai. Ad esserne coinvolto sarà anche il più giovane dei fratelli (Presley), rimasto a casa durante la guerra insieme all’anziana madre e alla giovane sposa (Debra Paget), ex fidanzata di uno dei fratelli più grandi (Richard Egan).

Trama curiosa, quella di “Fratelli rivali”, che mescola al genere azione/western una storia d’amore contesa al punto tale da compromettere l’unione familiare e finire in tragedia.

E ancor più curioso è vedere un esordiente Elvis Presley in dei panni che sembrano imbarazzare per primo anche lui. Il celebre labbro del Re del Rock, che tanto paga nelle sue performance di canto e ballo del bacino, è invece in “Fratelli rivali” una nota stonata che rende poco credibile l’interpretazione del suo personaggio, specie quando gli tocca fare il duro. Così come altrettanto fuori luogo sembrano partire qua e là improvvisamente le sue (ovviamente splendide) canzoni (“Love Me Tender” e “Poor Boy” in primis).

Se non avessimo visto qualche altra interpretazione meglio riuscita (vedi ad esempio “Viva Las Vegas” di Gorge Sidney con Ann Margret), sarebbe il caso di dire che Elvis avrebbe forse fatto meglio a declinare ogni invito del cinema per restare saldamente attaccato al suo magico microfono.

By Luisa Scarlata

Fratelli rivali.

5/10

Titolo: Fratelli rivali.
Nazione: USA.
Genere: Musicale.
Durata: 86 min.
Regia: Robert D. Webb.
Interpreti: Debra Paget Elvis Presley Neville Brand William Campbell.
Uscita: 1956.

Fratelli rivali.