Il Gladiatore II.

Il Gladiatore II (Gladiator II) è un film epico di dramma storico diretto da Ridley Scott e interpretato da Paul Mescal, Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Connie Nielsen e Derek Jacobi. È il sequel de “Il Gladiatore” (2000).

In Il Gladiatore II, anni dopo aver assistito alla tragica morte del venerato eroe Massimo per mano del suo perfido zio, Lucio (Paul Mescal) si trova costretto a combattere nel Colosseo dopo che la sua patria viene conquistata da due tirannici imperatori che ora governano Roma. Con il cuore colmo di rabbia e il destino dell’Impero appeso a un filo, Lucio deve affrontare pericoli e nemici, riscoprendo nel suo passato la forza e l’onore necessari per riportare la gloria di Roma al suo popolo…

Non era affatto facile eguagliare il successo di un film come “Il Gladiatore”, che con le sue 12 nomination agli Oscar del 2001 e le sue 5 statuette vinte, è rimasto indimenticato. Tuttavia, Il Gladiatore II ci riesce, proprio come Lucio è perfettamente in grado di emulare le eroiche gesta di suo padre Massimo.

Il Gladiatore II è un film solido e potente, capace di dissipare in pochi minuti qualsiasi (inevitabile) paragone con il suo predecessore. L’audace, muscolosa e sanguinosa continuazione della storia, cattura immediatamente lo spettatore con la stessa forza del primo lungometraggio.

Il merito va a Ridley Scott, ovviamente, ma anche ad un cast straordinario che non fa rimpiangere gli altrettanto talentuosi interpreti del film originale. Paul Mescal, Denzel Washington e Pedro Pascal, in particolare, meritano di essere premiati per essere riusciti a sostenere (e, secondo noi, a vincere a pari merito) una sfida non da poco: quella con un confronto pesantissimo.

Il suono, le immagini, i costumi, le battaglie epiche e gli effetti visivi sorprendenti completano l’opera. Il Gladiatore II ha la capacità di evocare il passato ma, allo stesso tempo, di apportare qualcosa di nuovo e impattante.

Era facile arrendersi. Ma per un gladiatore, si sa, non è contemplato.

Luisa Scarlata