Recensione del film.
“La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore non è solo un film ma una meravigliosa favola da ascoltare incantati dall’inizio alla fine. Una poesia, un capolavoro valso 5 Nastri d’argento e 1 Efebo d’Oro nel 1998; 6 premi Donatello e un Globo d’oro per la sceneggiatura nel 1999.
Lungo ben 165 minuti (in cui non ci si annoia mai) e incredibilmente tratto dal piccolissimo quanto splendido libro di Alessandro Baricco – Novecento – “La leggenda del pianista sull’oceano” è un vero e proprio esempio di come una sceneggiatura ben scritta possa fare di un film un gioiello di eleganza e suggestione. Perché “La leggenda del pianista sull’oceano” non è solo un film che si guarda ma è soprattutto un film che si ascolta (complice anche una colonna sonora capolavoro del maestro Ennio Morricone).
Parole, musica e un’idea straordinaria che fanno de “La leggenda del pianista sull’oceano” uno dei film più belli e poetici degli anni ’90.
Nel transatlantico Virginian, il 1° gennaio 1900 viene trovato un bimbo in fasce. Nessuno sa di chi sia: il bambino, che viene chiamato T.D. Lemmons Novecento e adottato dai lavoranti della nave, cresce dunque sull’enorme transatlantico senza scendere mai. Qui impara a suonare il piano diventando una vera e propria attrazione. Molti anni dopo l’amico Max torna a cercarlo quando viene a conoscenza che il Virginian, ormai in disuso da parecchi anni, verrà fatto saltare in aria. Max è infatti convinto che Novecento abbia tenuto fede alla sua idea di non scendere mai dalla nave e sia dunque ancora chiuso lì dentro…
In “La leggenda del pianista sull’oceano” sono moltissime le metafore e le scene di rara bellezza e intensità poetica. Ancora di più le riflessioni profonde e intimiste che il magico racconto porta a fare. Una su tutte quella che spinge Novecento a scegliere di non scendere mai dalla nave per provare a vivere sulla terraferma: “Come fate – dice Novecento a Max – voi che vivete nel mondo, a prendere una decisione, a scegliere in un luogo così incredibilmente vasto e ricco di possibilità? Se solo si pensa a quante strade ci sono…come fate a decidere quale prendere?”
Ci si potrebbe fermare per ore a riflettere su un pensiero filosofico di questo tipo, così come su quello dei quadri che d’un tratto, senza alcun motivo o preavviso, dopo essere stati attaccati per anni al muro… “sdrang!”, cadono per terra.
Max e Novecento ci riempiono di pensieri, musica, favola e poesia per 165 minuti che vale la pena di vivere. Se non lo avete ancora fatto regalatevi questa splendida leggenda. Pentirsene sarà davvero, ma davvero difficile.
Luisa Scarlata
Titolo: La leggenda del pianista sull’oceano
Nazione: Italia
Genere: Drammatico
Durata: 165 min
Regia: Giuseppe Tornatore
Interpreti: Tim Roth, Pruitt Taylor Vince, Clarence Williams III, Bill Nunn, Mélanie Thierry
Uscita: 28 Ottobre 1998
Sito: La leggenda del pianista sull’oceano