La notte del giudizio.

“La notte del giudizio” è un thriller/horror diretto da James DeMonaco e interpretato nel ruolo principale da Ethan Hawke.

In “La notte del giudizio” siamo negli States, in un futuro poco lontano. Per combattere la criminalità, l’America ha scelto un modo decisamente discutibile: per una notte all’anno, qualsiasi tipo di crimine – omicidio compreso – è assolutamente permesso. Durante quella notte, soprannominata la notte “dello Sfogo”, forze di polizia e ospedali rimangono fuori servizio per permettere alla popolazione, senza intervenire, di tirare fuori senza più reprimerla tutta la rabbia, l’odio e la violenza che “per natura” ha dentro di sé. Rifiutare questo tipo di sistema, anche se lo si vorrebbe, è possibile? La famiglia di James Sandin, a sue spese, avrà tragicamente modo di rispondere a questa domanda…

“La notte del giudizio” è un film terrificante in ogni suo aspetto. Il primo, quello del film in sé stesso: la pellicola di DeMonaco è infatti in grado di suscitare più che un sussulto ai suoi spettatori; ancora di più, però, l’orrore di questa notte del giudizio sta nel suo significato, nelle sue non troppo velate denunce al sistema, nelle paurose riflessioni che scatena in chi guarda.

Si, perché sebbene la trama di “La notte del giudizio” sia del tutto inventata e per certi versi letteralmente assurda, dall’altra, chissà perché, non ci appare poi così inverosimile come dovrebbe. Una domanda troneggia su tutte: siamo davvero così lontani da una notte così? Da un sistema così? La risposta, purtroppo, si avvicina spaventosamente ad un no. La rabbia, il livore e la violenza gratuita di cui è carica fino a scoppiare l’America di The Purge somiglia fin troppo a quella che ci viene raccontata ormai quotidianamente dalle tv e dai giornali non solo americani, ma anche italiani e del mondo intero.

Forse a nessuno verrà mai in mente di legalizzare una notte di odio in cui persino l’omicidio per invidia viene permesso – e quindi in un certo senso compreso e giustificato – ma regolamenti statali a parte, chi ci aiuterà a tornare indietro, ad invertire la tendenza e a ricordarci che la violenza e l’egoismo non solo non possono essere autorizzati ed accettati ma soprattutto che non devono mai e poi mai essere alimentati?

Idea atrocemente geniale per un thriller che rimane.

Il trailer: sufficientemente onesto ma il film è molto di più.

Luisa Scarlata