Recensione del film.
“La ragazza che giocava con il fuoco” è la trasposizione cinematografica – diretta questa volta da Daniel Alfredson – del secondo capitolo della celeberrima trilogia “Millenium” firmata Stieg Larsson.
In “La ragazza che giocava con il fuoco” ritroviamo l’impavida hacker Lisbeth Salander questa volta alle prese con un’accusa di triplice omicidio a suo carico. Parallelamente a lei, il giornalista d’assalto Mikael Blomqvist si impegna – solo contro tutti – ad aiutarla, assolutamente convinto della sua innocenza. Il terribile passato di Lisbeth verrà dunque svelato poco a poco illuminando non solo Mikael Blomqvist ma anche lo spettatore che inizia a comporre tutti i pezzi dell’intricato puzzle…
“La ragazza che giocava con il fuoco” non delude le aspettative né di chi ha letto l’intera trilogia Millenium né di chi ha già seguito le vicende di Blomqvist e Salander attraverso il precedente “Uomini che odiano le donne”.
Nonostante il cambio di regia, infatti, “La ragazza che giocava con il fuoco” rimane perfettamente in linea e coerente con il primo capitolo: certo è (ma questo onestamente nessuno può aspettarselo, sarebbe impossibile!) che i film non possono riuscire a rispecchiare appieno e in ogni dettaglio dei romanzi così complessi e articolati come quelli scritti da Larsson.
Quello che è stato fatto è dunque già così un buon lavoro, capace di restituire comunque le emozioni principali ai lettori affezionati e di regalarle per la prima volta a chi invece ha visto solo i film.
Secondo noi, è già un ottimo risultato.
Luisa Scarlata
Titolo: La ragazza che giocava con il fuoco
Nazione: Svezia
Genere: Thriller, Poliziesco
Durata: 129 min
Regia: Daniel Alfredson
Interpreti: Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Lena Endre, Georgi Staykov
Uscita: 25 Settembre 2009
Sito: La ragazza che giocava con il fuoco