Molto forte incredibilmente vicino.

“Molto forte, incredibilmente vicino” – tratto dall’omonimo romanzo – è un film drammatico diretto da Stephen Daldry e interpretato da Tom Hanks e da Sandra Bullok.

In “Molto forte, incredibilmente vicino”, Oskar Schell è un adolescente dal carattere particolare e delicato che ha improvvisamente perso il padre a cui era legatissimo nel crollo dell’11 settembre delle Torri Gemelle. Il piccolo Oskar non riesce ad accettare la perdita dell’unica persona che – secondo lui – riusciva a capirlo e a comprendere il suo mondo e il suo linguaggio: per questo quando un giorno nell’armadio del padre ritrova improvvisamente una chiave misteriosa, Oskar decide di intraprendere un viaggio alla ricerca di un qualcosa, che nella sua mente, potrà riportarlo in qualche modo dal suo amato papà…

“Molto forte, incredibilmente vicino” è un film duro da affrontare. Stephen Daldry, infatti, sceglie di portarci una pellicola assai lontana dalla leggerezza, un film in cui – al contrario – ci sembra di sostenere, frame dopo frame, il peso di “quella” disperata caduta da “quella” terrificante altezza. In “Molto forte, incredibilmente vicino” non si buttano giù solo gli uomini disperati dai grattacieli del World Trade Center, piuttosto sembrano cadere tutti, schiacciati dalle paure, dalla solitudine, dalla mancanza, dalla perdita di qualcuno o di qualcosa.

Tuttavia “Molto forte, incredibilmente vicino”, non è un film senza speranza o che manca di messaggi positivi. Arrivano anche quelli, a fatica, ma non prima di aver attraversato ogni dolore possibile, di aver affrontato i propri incubi, le nostre difficoltà più grandi.

Perché forse anche senza dimenticare si può provare ad andare avanti in qualche modo, accettando che la vita, in fondo, è come un’altalena dove si va continuamente su e giù ma dalla quale si può perfino riuscire a saltare.

Il trailer: ben fatto ma il passo e il ritmo del film sono diversi.

Luisa Scarlata