Notte brava a Las Vegas.

Cameron Diaz e Ashton Kutcher ci sanno davvero fare. Talmente tanto da rendere una commediola come “Notte brava a Las Vegas”, del regista Tom Vaughan, un film carino, divertente e da consigliare senza fare la figura degli scemi.

In “Notte brava a Las Vegas” Cameron è Joy, bionda broker di New York tutta schemi e tuttofare. Ashton è Jack, scapestratissimo scapolo perennemente in cerca di avventure senza impegni. I due si incontrano a Las Vegas reduci da due grandi delusioni. Lei mollata dal fidanzato e lui mollato dal suo datore di lavoro (nonché padre!). E’ il momento dunque di bere per dimenticare e di fare follie. Una in particolare: sposarsi. Peccato che finiti gli effetti dell’alcol i due vogliano immediatamente divorziare: in ballo però ci sono tre milioni di dollari vinti da Jack ma con il quarto di dollaro di Joy. Gli sposini sono perciò costretti da un giudice a un periodo di prova di convivenza di 6 mesi per poter rivedere i loro soldi. E così è.

A questo punto state già pensando “Ecco qua. Finiranno per innamorarsi e mettersi insieme per davvero”. Avete ragione, è così. Ma nonostante il prevedibile finale che tutti immaginiamo “Notte brava a Las Vegas” resta vivace e divertente al punto tale da farci dimenticare che sappiamo già come andrà a finire. Merito di Cameron e Ashton, come dicevamo, ma anche di una sceneggiatura ben scritta fatta di gag e battute mordaci a raffica. I due novelli sposi si conosceranno a forza di litigate, sfide, dispetti e vendette, ma soprattutto ri-conosceranno se stessi scoprendo di aver vissuto entrambi più per gli altri che nel rispetto delle loro autentiche personalità.

“Notte brava a Las Vegas” è insomma un concentrato di tante risate con un pizzico di morale in più. E, come spesso accade, è proprio quel pizzico a fare la differenza.

Luisa Scarlata