Recensione del film.
Se avete voglia di riscoprire un Clint Eastwood d’annata – stiamo parlando del 1997 – “Potere Assoluto” (tratto da un romanzo di David Baldacci), può fare al caso vostro.
In “Potere Assoluto” Eastwood è Luther Whitney, abilissimo ladro che in passato ha già scontato parecchi anni di galera. Durante l’ennesimo e difficilissimo furto, Luther si trova coinvolto in qualcosa di più grande: il Presidente degli Stati Uniti in persona (Gene Hackman) si trova lì in quella stessa casa e sta picchiando la sua amante. La donna si ribella e reagisce ma viene uccisa a colpi di pistola dalle guardie del corpo del Presidente. Luther – scoperto per di più dai presenti – si trova dunque ad essere testimone dello sconvolgente avvenimento e deve decidere come agire…
“Potere Assoluto” è un film che tocca diverse corde: la politica, la famiglia, gli scandali, l’amicizia e il tradimento, l’amore di un padre verso la figlia. Eastwood (qui come altre volte nella doppia veste di regista e attore) come sempre sa orchestrare perfettamente ogni elemento ottenendo un racconto coinvolgente e carico di tensione come ci si aspetta.
Certo è probabile che oggi la storia non ci sembri più così nuova (di poteri assoluti negli ultimi anni ne abbiamo visti fin troppi) ma tolto questo “particolare”, il film rimane certamente un valido esempio e una certezza da consigliare.
Una buona trama, un ottimo cast, regia di Clint. Cos’altro aggiungere?
Luisa Scarlata
Titolo: Potere Assoluto
Nazione: USA
Genere: Thriller, Drammatico
Durata: 121 min
Regia: Clint Eastwood
Interpreti: Clint Eastwood, Gene Hackman, Ed Harris, Laura Linney
Uscita: 1997
Sito: Potere Assoluto