Recensione del film.
“Rabbit Hole” è un film drammatico diretto dal regista John Cameron Mitchell e interpretato, nel ruolo principale, da Nicole Kidman.
In “Rabbit Hole” Becca e Howie Corbett sono una coppia sposata che da 8 mesi ha perso il loro unico figlio ancora piccolo a causa di un tragico incidente. I due affrontano questo terribile lutto in un modo totalmente differente: Becca è come se volesse “cancellare” l’accaduto, è molto arrabbiata ed è chiusa in se stessa; Howie, al contrario, vive ricordando suo figlio e cercando di “ritrovare” un possibile futuro. Di fatto la morte del piccolo Danny ha creato una gigantesca frattura – dentro la coppia e verso il resto del mondo – che sarà difficilissimo risanare…
“Rabbit Hole” racconta una di quelle storie che fanno davvero male stare a sentire. John Cameron Mitchell, per di più, sceglie di narrarla come fosse un pezzo di teatro piuttosto che un film, e cioè con uno stile volutamente lento, asciuttissimo, praticamente monocorde, che molto ha a che fare con il mondo “reale” e pochissimo con quello che ci si aspetta inconsciamente dalla finzione scenica/cinematografica.
Il risultato di questa scelta è una pellicola un po’ troppo piatta, angosciante e monotona che unita al tema delicato e dolorosissimo crea un mix eccessivamente pesante e di difficile “digestione”. “Rabbit Hole” – sia chiaro – non è un brutto film ma, a dirla onestamente, risulta un boccone assai amaro da mandar giù.
Come a dire: spettatori avvisati…
Il trailer: abbastanza vicino a ciò che vedrete (ma il film appare più leggero di quel che è).
Luisa Scarlata
Titolo: Rabbit Hole
Nazione: USA
Genere: Drammatico
Durata: 90 min
Regia: John Cameron Mitchell
Interpreti: Nicole Kidman, Aaron Eckhart, Sandra Oh, Dianne Wiest
Uscita: 11 febbraio 2011
Sito: Rabbit Hole