The Messengers.

Forse il messaggio di “The Messengers” era principalmente: non temete, non vedrete nulla di nuovo. O forse solo, non temete. E basta. Se così fosse, un messaggio onestissimo: perché “The Messengers” è un film che non metterebbe paura nemmeno al principe dei fifoni.

Quello che fa paura però è pensare che c’è chi ancora spende dei soldi per girare un film così (nello specifico i gemelli Pang). “The Messengers” è un vero e proprio pout pourri di tutto quello che abbiamo già visto e stravisto in milioni di film horror del passato. Una valanga di cliché che non solo non possono spaventare, ma non ci fanno nemmeno sorridere. Piuttosto ci irritano: con quale coraggio insomma ci servono ancora questa solfa? La casa abbandonata di campagna, la storia misteriosa degli ex inquilini, la famigliola che lascia la città in cerca di pace e di una nuova vita, i fantasmi (!!!). Ebbene sì, i fantasmi.

E poi le incomprensioni in famiglia che si risolvono in un lieto fine, l’estraneo che si insinua in casa tua e poi ti fa la sorpresa, gli uccelli di Hitchcock, le visioni del Sesto Senso e il triciclo di Shining. “The Messengers” non è altro che una concatenazione di citazioni e déjà vu. E se gli attori non sono malvagi il film lo è eccome.

Parlando di un film horror questo dovrebbe essere un complimento, in questo caso sappiate che non lo è.

Luisa Scarlata