Un’ottima annata.

Dopo il grandissimo successo de “Il Gladiatore”, Ridley Scott e Russel Crowe si ritrovano a lavorare insieme in questa commedia sentimentale – Un’ottima annata – che inneggia all’amore e ad un salutare ritorno alla purezza delle proprie origini.

Il film racconta la vicenda di Max Skinner (Russel Crowe), broker di successo della city londinese, arrivista quanto basta e totalmente concentrato sugli affari. Senza fidanzate tra i piedi e con pochissimi amici, Max vive unicamente dei suoi successi finanziari, finché la morte dello zio Henry, con cui era cresciuto da bambino, non lo riporta suo malgrado in Provenza per occuparsi della proprietà vinicola che lo zio stesso, appunto, gli ha lasciato in eredità. In un primo momento deciso solo a liberarsi al più presto della faccenda per tornare a dedicarsi ai suoi affari londinesi, Max viene via via catturato dai ricordi che il vino, il sole e gli abitanti del luogo a lui tanto caro da bambino, gli riportano alla mente e soprattutto al cuore. La conoscenza di una bellissima locandiera di nome Fanny (Marion Cotillard), fa il resto: Max si trasforma da una macchina per soldi ad un uomo in canotta pronto ad arare la terra. E soprattutto, a restare con la sua bella francese, per sempre.

Seppur impeccabile nella regia e nello svolgersi del racconto (parliamo pur sempre di Ridley Scott!) “Un’ottima annata” risulta un film un po’ “datato” che fa tornare alla mente tante pellicole della prima metà degli anni ’90 (una su tutti il “French kiss” di Laurence Kasdan). La storia di Max, gradevole, simpatica e positiva, è allo stesso tempo una storia che “odora” di già sentito al punto tale da far capire allo spettatore dove andrà a parare fin dai primi minuti in cui essa ha inizio.

(Forse) A riprova di quanto detto sopra, il film guadagnò nel 2006, al tempo della sua uscita, giusto una manciata di milioni di dollari in più di quanto era costato per essere prodotto. Probabilmente Ridley Scott si trova più a suo agio con storie più cupe e meno solari di questa commedia dai buoni sentimenti. Detto questo “Un’ottima annata” rimane un film che si fa guardare volentieri. Magari, perché no, con un buon bicchiere di vino tra le mani.

Luisa Scarlata