Recensione del film.
Che sia il momento d’oro per vampiri e licantropi ce ne siamo accorti tutti, ma “Underworld: la ribellione dei Lycans”, terzo film della saga epica di Underworld, arriva comunque per continuare a ricordarcelo.
Siamo indietro nel tempo: un millennio prima dei conflitti raccontati negli episodi precedenti, scopriamo la grande e infelice storia d’amore che vi fu tra Lucian, primo dei Lycan e Sonya, figlia adorata del temibile re dei vampiri Viktor. Un amore proibito e inaccettabile che scatenerà la ribellione dei Lycans, fino a quel momento schiavizzati dai vampiri e la furia di Viktor che sacrificherà la figlia in nome di un tradimento che non può essere perdonato.
Il terzo capitolo di Underworld si pone lo scopo di spiegare e giustificare ciò che accadrà dopo (e che si è visto prima); se dal lato tecnico “Underworld: la ribellione dei Lycans” è quasi impeccabile, grazie anche alla regia di Patrick Tatopolous, dal lato emotivo rimane invece decisamente insufficiente.
Nonostante la storia d’amore tra licantropi e vampiri in stile “Giulietta e Romeo”, infatti, il film fatica ad emozionare e si riduce ad un continuo di combattimenti su una cupissima ambientazione gotica.
C’è chi attribuisce la minore intensità emotiva della pellicola al cambio di regia (negli episodi precedenti affidata a Len Wiseman), chi a una trama troppo lineare e forse anche un po’ scontata.
“Underworld: la ribellione dei Lycans” rimane un film da consigliare soprattutto a chi ha seguito gli episodi precedenti. Tutti gli altri, possono tranquillamente essere esonerati.
Luisa Scarlata
Titolo: Underworld: la ribellione dei Lycans
Nazione: USA
Genere: Azione, horror
Durata: 93 min
Regia: Patrick Tatopolous
Interpreti: Rhona Mitra, Michael Sheen, Bill Nighy, Shane Brolly
Uscita: 20 Febbraio 2009
Sito: Underworld: la ribellione dei Lycans