Recensione del film.
Censurato da Silvio Berlusconi (e persino nei trailer sia da Mediaset che dalla Rai), “Videocracy – Basta apparire” è il documentario di Erik Gandini incentrato sul potere della televisione (e dei suoi padroni) in Italia.
In “Videocracy” Gandini ci mostra, attraverso una sconcertante panoramica dei programmi di intrattenimento della nostra televisione nonché a materiale di repertorio che include dichiarazioni di Silvio Berlusconi stesso, di personaggi quali Lele Mora e Fabrizio Corona e a confessioni di aspiranti veline e di ragazzi pronti a dare davvero tutto in cambio di un’apparizione in tv, quanto il nostro Paese sia diventato miserabilmente la culla del nulla.
Un Paese in cui donna è sempre più sinonimo di sesso mercificato, in cui gente di ogni età è disposta a tutto pur di farsi fotografare abbracciata a Fabrizio Corona, in cui una velina diventa Ministro per le Pari Opportunità come fosse la cosa più naturale al mondo, in cui l’80 per cento delle ragazze ha come unico sogno e obiettivo quello di sculettare in video e diventare titolare di un appellativo quale letteronza o tronista.
“Videocracy” è in questo senso, oltre ad un documentario, un film horror che mostra un’Italia da far davvero spavento. Purtroppo però in questo caso non si tratta di effetti speciali e di storie di fantasia, ma di uno spaccato paurosamente realistico di ciò che ci sta accadendo o che ci è già irrimediabilmente accaduto.
Lele Mora con la sua suoneria fascista esibita fieramente non è il frutto di un volo pindarico della mente di Gandini ma un personaggio che non solo esiste davvero ma che è uno degli uomini più potenti d’Italia nonché grande amico del nostro iper-sorridente premier.
Così siamo ridotti. Altro che censura. “Videocracy” dovrebbe essere mostrato in tutte le scuole. Chissà che non riuscirebbe a cambiare almeno qualche giovane destino.
Luisa Scarlata
Titolo: Videocracy – Basta apparire
Nazione: Svezia
Genere: Documentario
Durata: 85 min
Regia: Erik Gandini
Interpreti:
Uscita: 4 Settembre 2009
Sito: Videocracy – Basta apparire