4 padri single.

Gabriele Muccino, con la sua “Indiana Production”, presenta 4 padri single, film per la televisione ma anche episodio pilota di una possibile serie tv che nella sua prima stagione prevederebbe 14 episodi della durata classica di 50 minuti.

“4 padri single” è in un certo senso una produzione speciale per l’Italia: è infatti il primo esperimento di fiction internazionale, ovvero nata non per essere fruita solo dal pubblico italiano (nel nostro Paese è andata in onda il 15 gennaio in prima serata su Canale 5) ma per essere esportata anche in America. E difatti è proprio negli USA che “4 padri single” è stato girato: protagonisti principali, oltre al nostro Alessandro Gassman, Francesco Quinn (figlio del celebre Anthony), Joe Urla, Lenny Venito e Jennifer Esposito (la poliziotta del pluripremiato “Crash”).

E “4 padri single” racconta proprio di 4 italoamericani che seppure si sono trasferiti ben lontano dal loro Paese d’origine hanno mantenuto intatto il dna italiano. Eterni immaturi, un disastro totale nel mantenere impegni e tener fede alle proprie responsabilità i quattro, all’inizio semplici conoscenti, finiscono per fare amicizia accomunati dalle loro personali disgrazie. Tutti hanno infatti seri problemi matrimoniali, la maggior parte dei quali dovuti alle loro infedeltà. Simpatici, sbruffoni e litigiosi, i 4 padri single riescono a farci sorridere e divertire con le loro vicende ingarbugliate e i modi tipici del maschio italiano. Il tutto in quel favoloso scenario che è New York.

Girato in inglese e poi doppiato in italiano, sceneggiato da Liz Tuccillo (conosciuta per aver partecipato alla scrittura di Sex and the City) “4 padri single” è dunque una vera e propria scommessa. Riuscirà a diventare la prima fiction italoamericana trasmessa sia in Italia che negli USA? Chissà. Certo se la regia fosse stata dello stesso Muccino il prodotto ne avrebbe verosimilmente guadagnato (discreta la regia di Paolo Monico ma senza guizzi particolari). Del resto la qualità delle fiction americane, anche a livello tecnico ed estetico, è difficile da eguagliare e forse un’operazione del genere meritava una regia più talentuosa.

In ogni caso “4 padri single” rappresenta la voglia e l’impegno di superare i confini nostrani e di innalzarci finalmente ad un livello qualitativo che rispecchi gli standard internazionali. In tal senso lunga vita a lavori e progetti come questi.

Luisa Scarlata