The O.C.

The O.C. (trasmesso negli USA dal 2003 al 2007) è il celebre teen drama che ha preceduto l’attuale Gossip Girl ambientato nella sfavillante New York.

Nel caso di “O.C.”, l’ideatore – Josh Schwartz – è lo stesso ma la location è decisamente agli antipodi. Il telefilm è infatti ambientato in questo caso nell’assolata California e più precisamente nella contea di Orange, a Newport Beach. Protagonisti, anche stavolta, sono un gruppo di ragazzi e i loro ricchissimi genitori. Unico outsider Ryan Atwood, ragazzo dalle più umili origini che viene salvato dalla prigione e adottato dall’avvocato Sandy Cohen. Ryan entra dunque a far parte del dorato mondo dei ricchi californiani: un mondo che non preserva però da infelicità, drammi, tradimenti, risse, incomprensioni e chi più ne ha più ne metta.

Composto da 4 stagioni (per un totale di 92 episodi) The O.C. si è concluso nel 2007 fra il dispiacere dei fan che nel 2003 ne avevano fatto una delle serie più celebri di quell’anno. Poi, alla fine della terza serie, “l’eliminazione” (non vi diciamo come) di uno dei personaggi più amati – Marissa Cooper – determinò la forte crisi del telefilm in termini di ascolti e di critiche fino a portare “The O.C.” alla sua chiusura definitiva.

“OC” rimane comunque uno dei teen-drama più amati degli ultimi anni. Punti di forza lo sviluppo parallelo delle vicende dei giovani e quello dei loro genitori più adulti, una colonna sonora di alto livello e i dialoghi ben scritti in cui l’umorismo – apportato in special modo da alcuni personaggi come la buffa coppia Seth/Summer – gioca un ruolo fondamentale.

Al di là di alcuni eccessi (nella serie troviamo di tutto: droga, alcool, risse a go-go e addirittura suicidi, amori lesbo e tentati omicidi) The O.C. si classifica come un teen-drama a cui è fin troppo facile affezionarsi. I luoghi meravigliosi e i bellissimi protagonisti, provando a dimenticare che di un falso si tratta, ci portano certamente a immedesimarci e a sognare.

Insomma, chi non vorrebbe essere Marissa o vivere nella villa dei Cohen?

By Luisa Scarlata