Top of the Lake.

“Top of the Lake” è una miniserie tv di genere thriller/drama ideata da Jane Campion e da Gerard Lee e trasmessa per la prima volta sul canale americano Sundance Channel il 18 marzo del 2013.

In “Top of the Lake” siamo in Nuova Zelanda. In un’area denominata “LakeTop”, dove vivono in maniera atipica uno sparuto gruppo di abitanti, una ragazzina di soli 12 anni di nome Tui Mitcham scompare misteriosamente dopo essere stata messa incinta in modo apparentemente inspiegabile. Ad indagare sulla sua scomparsa la tenace detective Robin Griffin (Elisabeth Moss), anche lei oppressa da un passato oscuro e decisamente non facile…

“Top of the Lake” è una mini serie tv che vanta senza dubbio un cast brillante ed azzeccatissimo (in primis la bravissima Elisabeth Moss, davvero una sorpresa in questo ruolo), scenografie, fotografia e locations davvero spettacolari nonché una storia che sulla carta risulta misteriosa, tesa, intrigante e certamente capace di inchiodare letteralmente alla poltrona.

Tuttavia ciò non avviene. “Top of the Lake”, infatti, ha un grave problema di fondo e questo problema si chiama “ritmo”. Il passo della serie, purtroppo, è totalmente sbagliato e sembra appartenere molto più alla categoria film (genere in cui Jane Campion, va detto, eccelle) piuttosto che a quella delle serie tv. Nonostante lo spettatore si trovi davanti a sole 7 puntate, infatti, la lentezza, la mancanza di guizzi e di colpi di scena (a dispetto di una trama che ne promette milioni, vedi il capolavoro dello stesso genere in onda su AMC dal titolo “The Killing“), la fanno da padrone.

Colui che guarda “Top of the Lake” insomma, non fosse per la curiosità di vedere dove la storia va a finire, viene a tratti addirittura tentato di abbandonare. Persino il finale (che nonostante tutto riesce in extremis a salvare l’intera serie) è un’occasione mancata e stavolta, ironicamente, al contrario. Dopo tanta lentezza, la conclusione della storia viene infatti narrata in maniera eccessivamente frettolosa quasi che – piuttosto che rendere onore “con il botto” a tutto il copione – non si vedesse l’ora di togliersi un peso.

Che peccato: doveva essere un 10, invece è soltanto un 7.

By Luisa Scarlata